Garantire la salute è diventata una necessità, tanto nei luoghi di lavoro quanto nelle attività rivolte al pubblico.
Fra i sistemi di controllo e prevenzione una soluzione particolarmente utile è la termocamera. Si tratta di una particolare videocamera che rileva, senza contatto, l’energia termica irradiata da un oggetto o da essere umano rendendo visibile la distribuzione delle temperature nelle aree inquadrate generando un’immagine termografica.
Ciò permette quindi di individuare istantaneamente i soggetti che presentano valori alterati.
Esistono due principali tipologie di termocamera: la versione portatile e quella fissa. Le principali differenze stanno nella distanza di lettura e dalla necessità della presenza di un operatore o meno.
Termocamere portatili
Come indica chiaramente il nome sono telecamere che possono essere facilmente trasportate e funzionano anche a batteria. Sono controllate da un operatore che “punta” sulla fronte della persona per rilevarne la temperatura. La misura può avvenire fino ad una distanza massima di 1 mt. Sono dotate di display e l’utilizzo è semplice ed immediato, sono ideali per ambienti dove il flusso di persone da monitorare è limitato.
Uno strumento simile è il termometro a infrarossi che ha la stessa funzione delle termocamere, ma a differenza loro la distanza di lettura si riduce a 15 cm e il tempo di risposta è di 0,5 s contro la lettura istantanea delle termiche.
Termocamere fisse
Sono una soluzione più avanzata e adatta a monitore un ampio numero di persone. Richiedono l’integrazione con software e monitor. La distanza di lettura è 3 mt e non c’è più la necessità di un operatore, perché questa tipologia di termocamera rileva in automatico la temperatura corporea di tutte le persone che passano attraverso un determinato varco.
Riassumiamo
1) Termocamera “fissa”
2) Termocamera “portatile”
3) Termometro a infrarossi